Io e mia sorella al mare

Blowjob

Io e mia sorella al mare
Scrivo questa storia raccontata mi dalla protagonista…

“Mi chiamo Veronica e ho 26 anni; mia sorella, Alessia, ne ha 23. Siamo entrambe due ragazze piuttosto avvenenti. Io sono alta circa 1,63, gli occhi verdi, i capelli biondi lunghi fino alle spalle e un bel fisico longilineo, condito da una seconda di seno piuttosto soda. Alessia è alta 1,71 ed è la mia antitesi: mora, occhi castani, magra, una terza molto abbondante, quasi quarta. Io sono single mentre Alessia è fidanzata molto seriamente.

Quell’estate i nostri genitori andarono in vacanza da soli in Toscana. Noi decidemmo di passare un weekend al mare in Puglia.

Partimmo di venerdi sera per poter sfruttare subito il sabato mattina; prendemmo uno chalet per due vicino alla spiaggia e dormimmo lì.

Il mattino seguente andammo in spiaggia di buon mattino, intorno alle 9, con l’intenzione di avviare la nostra tintarella, dato che erano i nostri primi giorni al mare.

Verso le 11 decidemmo di fare una passeggiata rilassante in riva. Era ancora luglio ma la spiaggia era già discretamente ricca di turisti, per cui non mi sorprendevo di sentirmi gli sguardi dei ragazzi addosso quasi mi stessero toccando. Ancor meno mi sorprendevo degli stessi sguardi che andavano poi ad analizzare le sinuose curve di Alessia.
Dopo qualche minuto di passeggiata incrociammo due ragazzi: uno sembrava abbastanza maturo, non sapevo dire se raggiungesse la mia età ma indubbiamente ben più che maggiorenne; l’altro era molto giovane, non gli davo più di 16 anni. Il primo non era particolarmente avvenente nè brutto, alto circa 1,75; un tipo insomma. Del piccolo si poteva dire lo stesso ma aveva due begli occhi azzurri, anche se il suo torace era un po’ da ragazzino, molto magro, quasi all’osso, e non era più alto di 1,60.
Quei due ragazzi ci fermarono e si presentarono; tennero un comportamento tutto sommato carino e rispettoso, e così capit di scambiare qualche chiacchiera.

Venimmo così a sapere che il più grande, Nicola, aveva 21 anni mentre il ragazzino, Michele, ne aveva addirittura solo 14!
Il discorso inizi a spezzarsi perchè il piccolino gradiva molto Alessia, specie con lo sguardo, mentre l’altro aveva puntato me. Probabilmente per l’età, anche se gli accoppiamenti rimanevano lo stesso un po’ grotteschi. Per giunta Alessia non gradiva attenzioni di ragazzi più piccoli di lei… di 6 anni poi! E inoltre anche molto più basso…
Erano due tipi semplici e tranquilli e nonostante non fossimo entusiaste decidemmo di rivederci nel pomeriggio.

Così fu e stavolta finimmo a prendere il sole a coppie. Io potevo sopportare di lasciare che un 21enne mi facesse il filo ma credevo che Alessia fosse molto a disagio, e dal suo viso mi sembrava di percepirlo.
A un certo punto Nicola mi chiese di fare una passeggiata; io mi dissi che in fondo la vacanza sarebbe durata poco e se, come credevo, avessi deciso di rifiutare le sue avance, non avrei dovuto scappare da lui a lungo. Così andai, non prima di cogliere uno sguardo di divertita disperazione di Alessia.

Nicola non sembrava il tipo da provarci subito e avemmo modo di parlare parecchio, non era una persona disprezzabile anzi, ma c’era sempre questo nodo dell’età che non mi convinceva affatto.
Mentre stavamo parlando sento la vibrazione del mio cellulare nel marsupio (che mi ero portata dietro). Era un messaggio di Alessia che aveva trovato un attimo di tregua per potermi scrivere furtivamente di aiutarla, scherzando, a fuggire dal bimbo. Le risposi con uno squillo.

La passeggiata con Nicola proseguì in modo tranquillo, non ci prov come credevo e fu tutto sommato piacevole. Dopo un po’ Alessia mi fece uno squillo. Doveva forse essere riuscita a schiodarsi da Michele. Guardai l’orologio e mi accorsi che erano più di tre quarti d’ora che passeggiavamo. Quando arrivammo a un’ora chiesi e ottenni di poter tornare indietro dicendo che Alessia mi stava aspettando.

Quando tornammo al punto di partenza gli altri due non c’erano. La roba di Alessia non c’era più, sicuramente era tornata allo chalet, mentre c’era ancora quella di Michele che forse era andato a farsi un giro. Nicola rimase lì ad aspettarlo, io lo salutai e tornai allo chalet per raggiungere mia sorella.

Arrivata alla porta vidi una cosa che mi sorprese: il fiocchetto rosso di Alessia legato alla maniglia. Capii subito il messaggio… lei lo metteva fuori dalla porta di camera sua quando studiava o leggeva o qualsiasi cosa nella quale non voleva essere disturbata. Nella mia mente danzava l’idea che potesse aver rimorchiato qualcuno in spiaggia ma… un paio d’ore per riuscire a liberarsi di Michele, agganciare un ragazzo e portarselo lì mi sembravano poche nonostante l’avvenenza di mia sorella… e poi lei non era una verginella ma nemmeno una portata alla sveltina, specie perchè come detto era seriamente fidanzata.
Per capire meglio andai alla finestra laterale, c’era la tenda tirata avanti ma non del tutto, e rimasi a bocca aperta quando vidi cosa succedeva.

Seduto sul letto c’era Michele, e Alessia era seduta sopra di lui. Erano in costume come in spiaggia e si baciavano appassionatamente. Vedevo le loro lingue che si cercavano. Lei aveva allacciato le braccia dietro la sua nuca e le mani di quel ragazzino scorrevano lungo la pelle della schiena di Alessia, e poi sulle sue cosce. Ero così scioccata che non riuscii a muovermi e così, vidi ci che accadeva.
Michele scese a baciarla sul collo e Alessia lo lasci fare e chiuse gli occhi, stringendolo di più e tenendogli la testa con una mano. Lui le baci i lati del collo e senza staccare la bocca arriv alle spalle. Poi scese sul petto e la sua lingua inizi a venire fuori, e lecc e sbaciucchi con gusto lì dove iniziava il rigonfiamento dei seni di Alessia. La quale gradiva moltissimo e lasci l’abbraccio per slacciarsi il reggiseno e toglierselo, lasciandolo nudo e libero. E offrendolo a Michele inarcando completamente la schiena all’indietro. Michele abbassò l’abbraccio cingendo il torace di lei e la sua bocca affondò nelle morbide tette. Le baciava, le leccava, succhiava lentamente un capezzolo e poi l’altro, aiutandosi poi con le mani, palpando e baciando contemporaneamente. Alessia era completamente abbandonata a lui, i suoi occhi erano chiusi, la testa buttata indietro e la sua bocca emetteva gemiti di piacere, lo capivo anche se non potevo sentire.
Michele continuava con la bocca sui seni di Alessia, seni che qualunque uomo credo vorrebbero baciare e toccare. E lei li stava offrendo a un 14enne! E sotto le mani di lui iniziarono a palpare intensamente il suo culetto, a pelle, dato che il costume di mia sorella era a perizoma. Infine quelle mani presero i lembi del costume ai lati e lo allungarono, fecero per abbassarlo, ma non potè farlo di molto perchè la posizione non lo permetteva. Tuttavia era astuto perchè comunicava a lei le sue intenzioni e contemporaneamente la convinceva facendola gemere di piacere con la lingua sui seni.
Michele si gir di lato e lei si lascio cadere sdraiata sul letto. Le sfil lentamente il perizoma lasciandola nuda… liberando il suo pube coperto di un soffice e sexy strato di peli. Poi si tolse i boxer mostrando ad Alessia (e a me) un bel pene eretto di buone dimensioni vista la sua età, ma con un pube magrissimo come il torace, e quasi privo di peli. Poi lei aprì le cosce e lo accolse, e lui si sdrai sopra di lei. Era molto inverosimile vederli. Il torace di lui, secco secco e più simile a quello di un bambino che a quello di un uomo, che premeva e si strofinava sul torace di mia sorella, premendole i bei seni sodi e maturi di donna. Nonostante ci si vedeva che mia sorella era molto eccitata all’idea che Michele la possedesse. Lui la baci appassionatamente sulle labbra… poi scese ed esplor ovunque… il collo, le spalle.. di nuovo i seni.. poi i fianchi e la pancia..tutto cadde vittima della lingua di Michele…e Alessia gli carezzava la testa e si era di nuovo inarcata dall’eccitazione di lasciarsi leccare dappertutto… poi lui risalì a baciarle i seni con tremenda passione, vidi che iniziava a mordicchiarli… e lei impazzì dal godimento, perchè guardando in basso vidi una mano di lui tra le cosce spalancate di Alessia… vedevo di lato ma sicuramente la stava stimolando la passerina, e lei muoveva ritmicamente il pube lasciandosi penetrare dalle sue dita.
Finchè accadde… lui si appoggi sui lati del letto con le mani e poi, con un colpo secco del pube, le fu dentro. E lì Alessia emise un gemito fortissimo, perchè stavolta lo sentii. E osservando il culetto magro di lui vidi che iniziava a possederla… e il ritmo era subito abbastanza veloce. Alessia aprì le gambe ancora di più e strinse il corpo di lui come ad esortarlo ad affondare sempre più dentro…
Proseguirono così per 3 minuti o forse 5, col ritmo che si intensificava e le espressioni di godimento sul viso di Alessia che si amplificavano. Poi mi sembr che Alessia dicesse qualcosa a Michele e dopo pochi secondi lui venne, affondandosi dentro.. venne dentro di lei, e non lo avevo visto indossare il preservativo. Lui si abbandon sopra di lei.
Rimasi a guardare per poco altro tempo, forse un paio di minuti, giusto il tempo di vederli immobili, lui sopra di lei, e forse ancora dentro di lei in attesa che il suo pene si afflosciasse. Poi decisi di tornare in spiaggia.

Alessia mi raggiunse dopo mezzora circa, sembrava tranquilla e non accenn nulla dell’accaduto. Finchè venne ora di cena. La sera poi uscimmo e andammo in un locale e malgrado diversi ragazzi che si avvicinarono, non andammo al di là di qualche chiacchiera. Verso le 3 di notte tornammo allo chalet e dormimmo fino alle 10 di mattina. Non so perchè ma non chiesi nulla ad Alessia.”

FINE PRIMO GIORNO

SECONDO GIORNO

La mattina dopo mi svegliai prima di Alessia e decisi di fare una passeggiata da sola in spiaggia. Camminai per molto tempo fino a giungere in un’area piuttosto distante dalle zone più frequentate. Mi piaceva, così tirai fuori l’asciugamano e mi stesi al sole, che era limpido ma non molto forte.
Mentre ero lì pensavo a cosa stava facendo mia sorella, se si fosse svegliata o meno, se fosse andata semplicemente in spiaggia o magari avesse organizzato un secondo round con Michele. Proprio quell’idea inizi a stuzzicarmi, facendomi iniziare a pensare che non sarebbe dispiaciuto nemmeno a me rimediare qualche minuto di intenso piacere sessuale in questa vacanza. Già, proprio non mi sarebbe dispiaciuto.. non che pensavo che sarebbe passato qualcuno che avrebbe preso l’iniziativa, l’angolo era piuttosto appartato, ma dicendo a me stessa “non si sa mai” mi tolsi il reggiseno a triangolo del costume e lo posai di fianco a me, lasciando i seni nudi ed esposti alla vista di chi fosse passato. Male che fosse andata, avrei avuto una bella abbronzatura al seno, che dimostrava alle mie amiche la mia “trasgressione” delle vacanze. Il perizoma invece, per quanto coprisse poco, non l’avrei mai tolta, mi piaceva essere provocante ma non volgare.
Sentii alcuni passi avvicinarsi e poi allontanarsi, forse 3 o 4 volte in mezzora. Non aprii mai gli occhi per vedere chi era, non mi interessava molto. Ma a un certo punto sentii dei passi che dopo essersi avvicinati venivano palesemente verso di me. E allora decisi di attendere ancora. E ancora. Quella persona si sedette vicino a me, e io decisi di giocare ancora a mosca cieca. E poi sentii una mano calda accarezzarmi la pelle della pancia… io sorrisi e sussurrai “sei dolce…” ma non aprii gli occhi. Quella mano non ci mise molto a salire su e a palparmi intensamente un seno, massaggiandolo e strizzando il capezzolo lentamente… mi inarcai un po’ di piacere. E pochi secondi dopo sentii che si stava sistemando tra le mie gambe, io le aprii e così si sdrai sopra di me, e accarezzandolo lungo la schiena capii che era un ragazzo. Eravamo viso a viso e allora finalmente decisi di aprire gli occhi e rimasti sconcertata. Era Michele. Fui davvero sorpresa, ma mai imbarazzata. Mi disse di avermi intravisto per un attimo il giorno prima mentre era con Alessia. E detto questo inizi a baciarmi il collo. E io come se fosse una situazione normale, spostai la testa di lato per lasciarmi baciare meglio e intanto gli parlavo tranquillamente chiedendogli scusa se avevo guardato un po’ troppo. Lui mi rispose che non gli importava, e intanto i suoi baci caldi scendevano… e non parlammo più.
Sentii i miei capezzoli indurirsi uno alla volta mentre erano dentro la sua bocca… rimase alcuni minuti a leccarmi i seni…e poi mi lasciai sfilare il pezzo di sotto del costume. E lì capii che sarebbe stato lui a darmi il piacere sessuale che cercavo. Si sfil i boxer e mi penetr fino in fondo, senza pensare a chi sarebbe potuto passare. E anch’io come Alessia in quel momento emisi un forte gemito di godimento. E inizi a possedermi. E mentre mi possedeva (e mentre io ansimavo da morire) mi sussurr che Nicola avrebbe voluto conquistarmi… e che lo eccitava essere riuscito a conquistarmi lui invece. E ci credevo, avevo 12 anni più di lui e non osai pronunciare quel numero mentre mi penetrava sulla spiaggia, perchè volevo godere fino in fondo e mi sarebbero venuti dubbi e incertezze. Finchè non ebbi un forte orgasmo. E lui venne dopo poco, dentro di me. In quei 10 minuti incredibilmente non passò nessuno, o forse qualcuno aveva intravisto da lontano e girato. Appena mi alzai colò fuori un po di sperma dalla vagina e si creò una macchia sullo slip, mi si ghiacciò il sangue visto che non ero protetta, poi feci mente locale, Michele era veramente un bambino era grottesco pensare che potesse mettermi incinta, e lo sperma che aveva eiaculato era molto scarso e fluido, per cui mi misi il pareo in vita e ci incamminammo insieme verso la spiaggia frequentata, poi lui si allontanò. Alessia non era venuta in spiaggia. Seppi più tardi che si era invece fatta un giretto per negozi e aveva comprato qualcosina.
Nel pomeriggio rimanemmo al mare a prendere un po’ di sole. Non successe niente di particolarmente rilevante, a parte il fatto che a una certa ora scorgemmo Michele poco distante, sdraiato su un asciugamano e impegnato a sbaciucchiarsi con una bella mora, più giovane di noi ma sempre ben più grande di lui, forse intorno ai 18 anni. Finchè si alzarono, raccolsero le cose e andarono via insieme. Io e Alessia, pur non parlandone, sapevamo bene entrambe cosa sarebbe accaduto…
La sera stessa andammo in discoteca, lì incontrammo di nuovo Nicola e Michele, e prima di andare via ci salutammo solennemente, perchè la mattina dopo saremmo partite. Nel corso della serata mi misi a pomiciare con un bel ragazzo, della mia età finalmente e persi di vista Alessia, me ne andai in bagno e lì sentii dei rumori inconfondibili, poi la voce di Michele:
“Siiii Ale, cazzo sei pazzesca, sto godendo come un porco ora vengo…”
Guardai sotto alla porta e capii che Michele era seduto sul cesso e Alessia seduta su di lui faccia a faccia.
“Noooo stronzetto, ora rallento, devi resistere, mi manca poco, poi puoi godere anche te…”
Poi un urlo di Alessia, segno del suo prorompente orgasmo, e subito dopo sentii gemere con forza anche Michele, che quasi rimase senza fiato per il piacere.
“Ecco si vieni, cazzo lasciami un bel ricordo”
Mi allontanai imbarazzata ed eccitata dal bagno e incontrai 10 minuti dopo mia sorella fuori a fumare una sigaretta. Non accennai allo spionaggio fatto in bagno.
La mattina appena uscite dalla discoteca partimmo in macchina per casa.
In macchina non ce la feci a stare zitta e le confessai che l’ avevo vista, e la rimproverai per la sua superficialità… Lei non si scopose piu di tanto dicendomi che ero solo gelosa perché lei aveva scopato e io no. Per fortuna non sapeva nulla di me e Michele in spiaggia.
Poi lei: “Sai ero in piena ovulazione ieri…”
Io: ” e allora? Capisco tu sia arrapata in questi giorni ma non ti giustifica dal farsi scopare dal primo che ti sorride”
“Non è per quello che te lo dico, vedi quando eravamo in bagno mi è venuto dentro, in realtà due volte, per cui in questo momento dentro il mio pancino i soldatini di Miki sono alla caccia del mio ovulo… ” disse questo strofinandosi la pancia con la mano. “Magari tra 9 mesi…”
“Ma sei matta???? Prima di tutto come ti vengono questi pensieri? Davide che dici di amare? Vorresti il figlio da un altro? E poi incinta di Miki!?!? come lo chiami te ahahahah ma è un bambino di 14 anni, non ha neanche i peli sul petto, non credo produca gli spermatozoi, i primi anni i ragazzini sparano a salve, come noi che dopo il menarca abbiamo tutti cicli anovulatori, poi se si scopa 4 volte al giorno avrà le palle costantemente vuote, per fortuna direi che puoi dormire sogni sereni…
“Secondo me ti sbagli io a biologia ho studiato che lo sperma è fertile fino dal prima volta che esce, almeno negli a****li…”
“Ti ringrazio lo faremo presente alla nostra gatta se capita…”
“Uffa comunque se aspetto Davide, quello mi sposa quando sono gia in pensione, se rimanevo incinta si dava una bella mossa almeno… Poi mi avrebbe fatto piacere conservare un ricordo di Michele.”

PROLOGO

Alessia non rimase incinta, ma un ricordo di Michele ci rimase ugualmente, perche in quello stesso momento gli spermatozoi che Michele aveva sborrato dentro di me evidentemente piu svegli e agguerriti avevano trovato il mio ovulo e lo avevano fecondato.
Esattamente 40 giorni dopo cominciai ad avere nausee mattutine ci misi poco a ricollegare a quelle il ciclo saltato e il test di gravidanza confermò la diagnosi, siccome non avevo avuto altri rapporti non protetti ed il calcolo dei giorni tornava, mi resi conto che era stato Michele. Portai però avanti la gravidanza supportata dalla mia famiglia, finche il bambino naque ed era sanissimo e vivace. Dopo 5 mesi gli vennero due begli occhi azzurri, e a quel punto non ci furono piu dubbi, anche Alessia si ricordò di quell’azzurro, ma ebbe il buon cuore di non dirmi nulla.

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