La mia prima volta Parte 1

Big Tits

La mia prima volta Parte 1
Avevo 16 anni, era estate e io ho sempre avuto una cotta adolescenziale per mia zia (sorella di mio padre). Lei aveva 39 anni, era sposata ma non aveva figli, un fisico stupendo, proporzionato nelle forme. Culo tette bocca gambe. Insomma io mi sarò fatto mille e più seghe fantasticando su quel corpo meraviglioso che mi faceva le cose più indicibili.
Una sera eravamo tutti a tavola, io, mio padre, mia madre, mia sorella, mia zia e il suo marito. Stavamo chiacchierando, faceva molto caldo, eravamo tutti vestiti poco, maglietta e pantaloncini, al massimo canotta e gonna le donne.
Io credo (ma fino a quel giorno era solo una mia supposizione) che ci fosse un certo feeling con mia zia. Secondo me lei mi guardava con un certo interesse che non era l’interesse per il nipote. Ero giovane, molto, faceva caldo, avevo il testosterone alle stelle e il mio cazzo era sempre duro. Fino ad allora non avevo avuto grandi esperienze con le mie coetanee, e comunque mai un rapporto completo.
Verso la fine della serata tutto cambiò per me. Io non so se mia zia lo abbia fatto apposta, se sia stata una cosa fortuita, fatto è che ad un certo punto cadde per terra una sua posata. Io ero seduto vicino a lei. Lei si abbasso per raccogliere la posata e per un tempo che a me sembro una eternità ma che in realtà sarannp state al massimo 2/3 secondi, lei mise la sua mano in mezzo alle mie gambe. Mi accarezzò il cazzo. Nessuno se ne accorse ma mi ritrovai esterrefatto e con i cazzo che diventò duro all’istante.
Lei non fece nulla altro, si rialzò come nulla fosse e continuammo a mangiare e chiacchierare.
Quella notte io non riuscii a dormire, mia zia mi aveva sconvolto, ero eccitatissimo, io non riuscivo a togliermi dalla testa quel flash, incredibile, veloce, inaspettato ma cosi incredibilmente eccitante, anche perché era stato fatto con tutta la famiglia attorno. Pazzesco.
Passarono alcuni giorni senza vedere mia zia, giorni durante i quali non potevo non pensare continuamente a quell’attimo, a lei che mi aveva messo la mano sul cazzo, lo aveva, anche se per un secondo, stretto con forza, come dire: è mio!
Un pomeriggio, erano le 15,00, mi ero appena fatto la doccia, dovevo uscire con qualche amico per le solite cose che i ragazzi di 16 anni fanno, quando suona il campanello. Ero solo a casa i miei erano al lavoro e non sarebbero tornati prima delle 18,00 e mia sorella era all’università. Anche lei sarebbe tornata a casa tardi. Ero a torso nudo e avevo un paio di pantaloncini corti, Io vado ad aprire e rimango senza fiato, era mia zia alla porta. Aveva, lo ricorderò sempre un vestitino a fiori, molto corto così da risaltarle le stupende gambe, non aveva reggiseno, lo si sarebbe notato troppo, era meravigliosa, stupenda, era la mia dea, io mio sogno erotico più recondito.
Entrò, mi disse subito: io sono qui per te. Non disse altro, e io ero troppo scosso per solo pensare di dire qualcosa. Mi prese per mano, mi portò in soggiorno, lei conosceva benissimo la casa perché ci veniva molto spesso con suo marito. Mi fece letteralmente sedere sul divano, lei si inginocchiò davanti a me e senza dire nulla, iniziò a baciarmi il collo, il torace, scendendo lentamente, io sentivo la sua lingua calda sulla mia pelle. Stavo impazzendo, mi sentivo come fossi un fuoco che ardeva, ardeva sempre più. Non capivo più nulla. Lei iniziò a toccarmi con forza il cazzo mentre continuava a baciarmi tutto il corpo. Mi sfilò decisa i pantaloni, rimasi nudo. Lei iniziò a leccarmi il cazzo lentamente, dalla cappella, poi l’asta per arrivare alle palle. Mi sentivo scoppiare. Finalmente lo prese in bocca e iniziò a farmi un pompino stupendo, aveva un ritmo preciso, costante e riusciva a prenderlo in bocca tutto fino ai coglioni. Sentivo che quando spingeva, aveva qualche sforzo, il mio cazzo è un bell’arnese, prenderlo in bocca tutto non credo sia cosa proprio facilissima. Mi sentivo scoppiare mentre mia zia continuava a succhiare come una pazza. Con una mano mi accarezzava i coglioni, arrivando in alcuni momenti, a stringerli anche forte. Inutile dire che mi bastarono 5/10 minuti e le esplosi in bocca tutto il mio nettare. Mi sembrò di impazzire all’inizio, per poi avere un senso di grande appagamento e svuotamento. Lei bevve tutto il mio sperma, succhiò avidamente sino all’ultima goccia. Solo dopo questa cosa, lei salì e mi baciò in bocca. Ci baciammo mischiando le nostre salive e il sperma. Sentivo il sapore del mio succo che arrivava dalla sua bocca.
Ero ancora incredulo, non poteva essere che veramente mia zia me lo avesse preso in bocca, che avesse ingoiato tutto il mio sperma…
Lei non perse tempo. Mi disse: ora io ti insegno come si fa a fare godere una donna.
Si sedette sul divano al posto mio, alzo leggermente la gonna, mi fece inginocchiare davanti a se e mi spinse con la mano la mia testa in mezzo alle sue gambe. Non aveva le mutandine, sentivo l’odore inebriante della sua figa, era indescrivibile. Era già bagnata, probabilmente non se la lavava dal mattino e aveva quell’odore misto intenso e un po acre che mi faceva diventare matto. Ovviamente non andava bene per lei. Io ero troppo inesperto nell’arte sublime di leccare la figa, quindi lei con una mano se la teneva aperta e con l’altra tenendomi per i capelli, mi faceva capire come e cosa dovevo fare.
Lei raggiunse più di un orgasmo, gemeva in un modo incredibile, contorcendo il suo corpo per le contrazioni. Lei volle che le leccassi anche il buco del culo, e mi chiese esplicitamente di spingere la mia lingua sul culo quasi dovessi penetrarla.
Nel frattempo il mio cazzo era nuovamente duro. La zia si accorse. Mi fece sedere sul divano, sollevo la gonna, aprì le gambe e si sedette sopra di me.
Il mio cazzo era dentro di lei. Sentivo la sua fica calda andare su e giù sul mio cazzo sempre più duro, più gonfio. Era stupendo. Lei era una maestra nel muoversi, aveva un ritmo incredibile perché alternava colpi anche violenti e veloci ad altri più lenti, rilassati, sentivo perfettamente quando lei se lo infilava dentro fino in fondo e quando invece lo sfilava senza mai farlo uscire dalla sua figa calda e bagnatissima.
Mia zie è esperta, riusciva a percepire dai miei gemiti se stavo per sborrare. Cosi rallentava, si muoveva meno, non voleva farmi venire ancora. Lei voleva usarmi per il suo piacere.
Ad un certo punto, si alzò e fece uscire il mio cazzo dalla sua figa. Mi disse: girati, appoggiati allo schienale del divano.
Iniziò a baciarmi il collo, le spalle la schiena, sentivo la sua lingua scendere sulla mia spina dorsale. Arrivò ai glutei, iniziò a morderli, leccarli, poi mi apri il culo con le mani, la lingua passò in mezzo. Mi lecco accuratamente il buco del culo, i coglioni, ancora il buco del culo mentre con una mano mi teneva forte il cazzo.
Non mi resi conto, ma senza sapere come, mia zia mi infilò due dita in culo. Mi fece un po’ male, ma poi iniziò a farmi un massaggio prostatico meraviglioso.

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