HO AVUTO ROBERTA DOPO VENT’ANNI

HO AVUTO ROBERTA DOPO VENT’ANNI
Sto’ camminando in città pensando ai fatti miei quando vedo tra le macchine posteggiate un portafoglio da donna. Lo raccolgo. È di pregievole fattura. Al suo interno trovo, oltre che dei soldi, una serie di documenti che vanno dalla carta di credito alla patente. Si vede che chiudendo la portiera dell’auto la donna l’ha fatto inavvertitamente cadere. Guardo meglio il nome. Ma questa la conosco! Si… e’ Roberta, una ragazza che una ventina d’anni fa frequentava, in una diversa sezione, la mia scuola. Mi piaceva molto. Abbiamo avuto una piccolissima storia. Qualche bacio e niente più. Io avevo adocchiato nel frattempo un’altra “preda” e quindi la storia fini’ prima ancora di cominciare. Però, dalla foto che trovo all’interno del portafoglio, mi rendo conto che si è fatta una gran bella donna. Trovo al suo interno il tesserino aziendale. Non mi perdo d’animo e telefono immediatamente al centralino della sua azienda chiedendo di lei. Pochi istanti dopo mi risponde al telefono: ciao Roby ( la chiamavo sempre con questo diminutivo), sono Massimiliano, ti ricordi di me? Ci siamo frequentati un po’ ai tempi delle superiori… Dopo qualche secondo di silenzio mi risponde: Ciao Max ( mi ha sempre chiamato così), certo che mi ricordo di te, tu sei quello che venti anni fa mi ha mollato per Tamara! Beh, mi sembra che tu sia leggermente in ritardo per scusarti! Mi metto a ridere. Si, hai ragione, non mi sono comportato bene quella volta, ma ora voglio farmi perdonare. Ti ho trovato il portafoglio che hai poco fa’ perso. Stai scherzando! Fantastico! Ero disperata… aspettavo l’orario di apertura della mia banca per bloccare tutto.
Visto? Credo di essermi fatto un po’ perdonare, dai!
Si, ma per il perdono completo dovrai invitarmi a cenare in quel bel locale che mi avevi promesso di portare venti anni fa.
Ma certo le rispondo, molto volentieri, così abbiamo l’occasione di parlare un po’. Ti va bene se ti vengo a prendere questa sera sotto casa tua alle otto?
Perfetto mi risponde e poi: ricordati di portarmi il portafoglio, se ben ricordo, tu hai solo una cosa i testa… Sorrido… stai tranquilla, sono cambiato ( bugia) da quella volta.
Ha ragione, io adoro il sesso… Che ci posso fare, ognuno ha i suoi… difetti. Per quei pochi che non l’hanno ancora capito, sto’ pianificato l’ennesima “trombata”.
Alle otto puntuale sono da lei. Cavolo, mi aspetta già in strada… Beh, così posso osservarla meglio dal vivo. Però, che gambe! Minigonna e scarpe col tacco da dieci… Niente male! Sei splendida le dico; poi le do’ il portafoglio. Ecco quello che hai perso questa mattina. Ti è andata bene che l’ho trovato io, altrimenti col cavolo che lo riavevi!
Grazie Max… Ti meriti un bacio! Detto fatto mi stampa un bacio sulle labbra. Prontamente le caccio la lingua in bocca. Lei risponde alla grande…
Wow! Roby, mi hai lasciato senza fiato! La serata si prospetta interessante, penso… Poco dopo arriviamo presso il “nostro” locale ed ordiniamo la cena. Sei ancora più bella dall’ultima volta che ti ho vista… il biondo ti dona molto. Se è per questo mi risponde, il pizzetto che ti sei fatto crescere ti sta’ benissimo. Sei un uomo interessante. Dopo questi reciproci complimenti, parliamo un po’ di noi. Mi chiede: ti sei sposato? No, non sono tipo… parecchie storie ma niente di definitivo.
Hai fatto bene; io invece sono stata stupida a sposarmi. Pochi anni dopo mio marito ha avuto la brillante idea di tradirmi con una sua collega. Ora sono sola. La mia fortuna è che non ho figli.
La guardo mente mangia. È bellissima… Mi accorgo che la desidero fortemente. Pasteggiando, le riempio ogni tanto il bicchiere di vino. Terminato di mangiare, noto che ora ride un po’ troppo spesso. Si, oggi Roby me la scopo, ne sono convintissimo.
Siamo in auto. Sto’ per proporre di andare a casa mia quando se ne esce con: ho voglia di scopare… andiamo da me, ti va? Io le rispondo con un bacio alla francese “condito” con una bella “palpata” di tette.
Poco dopo siamo da lei. L’appartamento è piccolo ma arredato con gusto e piuttosto accogliente. Andiamo in camera da letto avvinchiati l’uno all’altra. Mi slaccia la cintura guardandomi con bramosia. Quella luce che vedo nei suoi occhi mi è sconosciuta. Che bel cazzo che hai mi dice tenendo in mano il mio “attrezzo”. Subito comincia a farmi un po’ pompino da manuale. Sapienti colpi di lingua dati sul frenulo mi fanno sentire i brividi che arrivano fino ai coglioni.
In pochi istanti si denuda anche lei. Che patatona! Due cosce ed un culo che mi ricordano tanto Valentina Nappi! Bella e “burrosa”, come piace a me! La fica poi è uno spettacolo! Perfettamente depilata, ha le piccole labbra lisce ed estremamente sporgenti. Allargate ricordano tanto le ali di una farfalla. Comincio a succhiarle il clitoride e mentre faccio questo le metto il medio nel buchino. Non oppone resistenza… Questa me la scopo anche di culo penso. Le tette sono belle, piene e con un paio di capezzoli enormi. Mi perdo a succhiarli, avidamente…
È bagnatissima… La penetro con enorme facilità e mentre la monto lei mi stringe con una mano le palle forte forte. Che sensazione di grande piacere… Roby… Desidero incularti… Anch’io lo voglio, adoro l’anale ma quel pirla del mio ex gli faceva schifo… ( esistono uomini così? Incredibile!!!).
Stai tranquilla, io sono fatto di tutt’altra pasta! Lubrificata a dovere, la inculo con calma. Ha il buchino stretto… Che sensazione gradevole. Roby continua a stringermi le palle mentre sono dentro di lei. Mi piace da morire! Ad un certo punto mi prende per la nuca avvicinando così il mio volto alle sue labbra e mi dona un bacio che non fa’ altro che aumentare la mia libido.
Poi, dal comodino tira fuori un dildo. Sai, quando hai voglia questo coso ti aiuta molto! Ora mentre mi inculi, voglio cacciarmelo nella fica. Wow! La metto a “novanta” e così mentre la scopo di culo lei completa l’opera con il suo fallo di gomma. Roby, durante il rapporto, ansima e mugola come una cagna in calore. Quanto mi arrapa questa donna! Poco dopo ha un forte orgasmo che la fa’ tremare tutta. Pure io sono al limite. Arrivato al “punto di non ritorno”, sfilo il cazzo dal suo culo, la prendo per una caviglia e le sborro sulla pianta del piede ( li ha bellissimi, polposi e con la pianta leggermente larga ). Subito comincia a leccarsi il piede con la sua lunga lingua. In breve del mio seme non c’è più traccia.
Ora siamo distesi, uno vicino l’altra; ci teniamo per mano senza parlare. Ad un certo punto mi dice: mi sei piaciuto… Anche tu se è per questo, le rispondo.
Spero che non debba perdere nuovamente il portafoglio per averti… Mi giro, le sorrido e la bacio. No, credo proprio di no.

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