Angela

Angela
Ci siamo incontrati, anzi scontrati, per caso. Io sono sbucato dalla porta che separa i garage dall’androne del palazzo e mi sono ritrovato addosso a lei. Non l’avevo mai vista prima. “Mi scusi, mi scusi, sono un’imbranato, si è fatta male?”. Ero imbarazzato. “Ma no, non si preoccupi, ero io dove non dovevo stare. E’ che questo ascensore è lentissimo.”
Mi presento: sono Mario, non mi pare di averla mai vista nel palazzo…
Oh mi scusi lei invece, non mi sono presentata. Sono Angela, mi sono appena trasferita. Sa, l’appartamento al terzo piano.
Ma si, certo, io sono al quarto, proprio sopra di lei. Che piacere! Finalmente una bella persona. Qua sono tutti vecchi acidi…
Bhè, anch’io non sono poi così giovane. Ma non sono acida.
Il suo sorriso ha illuminato la mia serata. E finalmente l’ho guardata. Che donna! Si, non giovane certo, ma neanche vecchia. Tra i 50 e i 60, portati benissimo. Due mammelle prorompenti, roba da far girare la testa. Due belle gambe inguaiate in un paio di jeans stretti. Si, decisamente una gran bella donna. Cavolo, il pensiero mi è subito volato al suo culo nudo. Va beh, sono mesi che non vedo una figa in carne e ossa. Tutte le sere mi siedo al pc e attacco a menarmi il cazzo. Ho voglia!
Finalmente arriva l’ascensore e saliamo insieme. Al terzo piano la saluto con un “Ciao allora. E se avessi bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa,io sono al piano di sopra”. Non ci credo! Mi sono lanciato, proprio io. Incredibile.Ma l’attrazione che provo per questa donna mi stordisce. Sento il cazzo che si agita. Calmo, devo stare calmo.
Mi fa l’occhiolino e va via, senza dire niente.
Più tardi, sdraiato sul divano, ho la testa che vaga con il pensiero. Non riesco a concentrarmi sulla televisione.penso ad Angela, al suo profumo.Me l’immagino messa a novanta, con il culo che mi invita a schiaffarci dentro il cazzo. Basta, basta, è un tormento. Ma a chi la acconto? Non so cosa darei per affondare la faccia tra quelle tette, succhiare i capezzoli e intanto infilarle un dito nel buco del culo. Mi pare di sentire i suoi gemiti di piacere.
No,non sono gemiti, è il campanello! ma chi è quest’ora. Cavolo, ho il cazzo duro, mi si vede tutto. Non apro…
Ma niente, insistono. Sarà successo qualcosa. Va beh, apro. Arrivo, arrivo…
Apro e Angela è li. Indossa un accappatoio rosso fuoco. Mi guarda, dischiude le labbra e lascia cadere l’accappatoio. E’ nuda. Bellissima, una dea. La figa rasata. Sto sognando. Mi spinge dentro casa, chiude la porta e mi sussurra: “Ho voglia di scoparti, voglio il tuo cazzo, voglio il tuo seme addosso.” Mi gira la testa, sto vivendo un sogno. Mi afferra il cazzo tra i pantaloni della tutta. “E’ gia duro”. Durissimo, sento la cappella che esplode. Mi abbassa i pantaloni, mi afferra il cazzo e mi trascina in salotto. Mi tira per l’uccello, lo stringe forte. Sto impazzendo! Mi sbatte sul divano, si inginocchia e mi prende il cazzo in bocca. Il piacere mi monta dentro come una valanga. Vorrei già sborrargli in bocca. No, no, resisti, non fare figure da pivello. lei sente, avverte, la mia tensione sessuale e si alza. Si passa le dita sulla figa bagnata. Mi monta sopra e si infila dentro il cazzo. Inizia a cavalcarmi con violenza. Le tette mi schiaffeggiano. Non ce la faccio più. Sto per sborrare. Lei si sfila il cazzo, mi fa alzare, si inginocchia e si fa esplodere lo sperma in faccia!

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