Un pomeriggio di fine estate

Un pomeriggio di fine estate
Storia tra realtà e finzione… spero vi possa interessare

Era un noioso lunedì pomeriggio, come ne vivi tanti se non hai un lavoro e i tuoi amici si. Dopo pranzo, visto che avevo la casa libera decisi di guardare un porno, così giusto per passare del tempo. Accesi il computer, collegai l’hard disk esterno e via alla ricerca di qualcosa. Quel giorno decisi di soffermarmi sulla cartella gay e gustarmi la visione di qualche bel cazzo sparire di volta in volta in un culo capiente ed aperto o in una calda bocca accogliente. Ovviamente l’effetto desiderato è stato immediato e dopo poco tempo che guardavo in video quei due giovani che si dedicavano ad un bel 69 avevo già il cazzo tra le mani duro come il marmo.
Ancora non sapevo cosa quella giornata stava per riservarmi ma vista la tematica del video volli dare soddisfazione anche al mio buchetto. Mi recai in bagno a darmi una pulita e quando ebbi finito tornai in camera dove mi attendeva il mio fidato dildo. Non una di quelle belve che ti distruggono ma comunque un bel giocattolo. Iniziai a far entrare da prima solo la cappella per avere il tempo di abituarmi poi pian piano aumentai l’ampiezza della stantuffata fino a quando non fui a mio agio. Abituatomi a quel magnifico randello i movimenti si fecero più rapidi ed intensi e ad ogni nuova spinta un sussulto mi incitava a spingere di più e più spingevo e più avrei voluto essere scopato. La sensazione di sentire quella mazza dentro di me entrare ed uscire, sbattere sul mio culo e sfiorarmi le palle mi stava mandando in estasi, ma volevo di più.. Mi spostai dalla postazione pc e mi inginocchiai a terra per cavalcare il dildo ed avere allo stesso tempo le mani libere per segarmi; da quella posizione non avevo grande visuale sul pc quindi alzai il volume per almeno poter sentire quei due fusti ansimare mentre si scopavano. Era un po’ che cavalcavo quando suonò il campanello, e data l’insistenza nello scampannellare decisi di andare a rispondere. A quel punto non volevo lasciar stare la mia cavalcata; presi quindi i primi pantaloni che trovai e li indossai utilizzandoli per tener fermo il dildo; un po’ si notava qualcosa ma in fondo non mi interessava: avrei solo aperto un minimo la porta e mandato via chiunque fosse. Trafelato e rosso in volto scostai il portone e vidi che era il corriere con un pacco per i miei.
C: “Salve sono qui per consegnare questo ai signori XXX”
I: “Bene; non c’è nessuno ora. Posso ritirarlo io?”
C: “Certo! Sono 80€”
I: “Va bene, mi aspetti qui che vado a prender i soldi”
Andai verso l’altra stanza e mentre mi avvicinavo mi resi conto che il volume del video era veramente molto alto; stavo per abbassarlo quando con una vigorosa manata sul culo venni interrotto. Ero stato seguito dal corriere..

C: “Lascia stare”
I: “Ma avevo detto di aspettare…”
C: “Lo so; ma l’audio mi ha attirato e poi ho notato che dai tuoi pantaloni si vedeva qualcosa…”
I: “Bé, stavo guardando un porno e m’è venuta voglia… poi mi hai interrotto…”
C: “Vabé ma ora che hai a disposizione un uomo in carne e cazzo puoi riprendere da dove eri, o no?”

Mentre diceva così si slacciò la zip dei pantaloni ed estrasse un membro già barzotto e non troppo grosso…

[continua]

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