I contadini

I contadini
In una bella giornata estiva sono andato a fare un giro in campagna. Dopo un po’ sono arrivato vicino a una fattoria dove c’erano vacche al pascolo e, in un piccolo recinto a parte, un asino davvero carino. Gli ho offerto un po’ di erba fresca e l’ho accarezzato, dopo un po’ ho notato che da sotto gli usciva un cazzo lungo e duro… la cosa mi ha eccitato molto e, vedendo che in giro non c’era nessuno, mi sono tirato giù calzoncini e mutandine e mi sono segato davanti a lui. All’improvviso ho sentito un grido: “Che cazzo fai???” Girandomi mi sono trovato a pochi metri un energumeno alto e grosso, sulla 50ina con barba e baffi. Per l’imbarazzo mi sono subito ricomposto e ho farfugliato “Niente… niente… vado via subito!” ma non ho fatto in tempo a fare un passo che mi sono sentito afferrare per un braccio e tirandomi a sé il tizio mi ha detto: “Ti piace il cazzo vero??? Allora sei capitato nel posto giusto perché noi da queste parti i frocetti come te ce li mangiamo”
Ho cercato di divincolarmi ma era troppo grosso, sui 100 kg, e aveva una forza bestiale. Mi ha trascinato davanti alla casa e sull’aia ha urlato: “Nello… Tonio… venite a vedere chi v’ho portato!”
Dalla porta di legno rustica sono usciti prima un 40enne muscoloso, scuro di pelle, e poi un tizio panciuto in canottiera molto peloso, sui 65 anni che subito chiede “Chi è costui?” “E’ un frocetto che ho beccato a segarsi davanti al ciuco… che ne dite..
ce lo facciamo?” “Perché no”, disse il 40enne, “c’ho giusto voglia di uno che mi svuoti le palle”. A quel punto si sono messi attorno a me e guardandomi negli occhi il tizio grosso – che scoprirò chiamarsi Berto – mi fa: “Spogliati, frocetta, spogliati nuda se no ti gonfiamo di botte”. Allora mi son tolto la maglietta e i calzoncini e sono rimasto in mutandine rosa… i tre si sono messi a ridere e il più vecchio (Tonio) ha commentato: “C’hai ragione Berto è proprio finocchio!”
Mi sono calato lentamente le mutandine e sono rimasto nudo in mezzo a loro. A quel punto mi sono sentito toccare da tutte parti… le loro mani callose mi palpavano le chiappe, i capezzoli e non capivo più nulla. Poi uno di loro mi ha premuto la testa e mi fa ha fatto mettere in ginocchio. All’improvviso un calcio nel sedere mi fa andare disteso sull’erba. Loro ridono e si toccano la patta. Poi si mettono di nuovo intorno a me e tirano fuori i loro cazzi da quei pantaloni frusti. Sono ancora mosci ma penzolano davanti al mio viso desiderosi di essere pompati. Berto è il primo che mi sbatte l’uccellone sulla faccia e mi fa “Succhia troia!” Comincio a leccarlo e sento che fa odore di pipì… sputo un po’…allora lui capisce e me lo imbocca per forza. Comincio a spompinarlo e lui mi tiene la testa per guidare la pompata mentre gli altri due si segano di lato. Berto spinge e ora lo sento diventare duro nella mia gola… mi cola la saliva ma non riesco a staccarmi. Da dietro intanto sento le dita rugose di qualcuno che mi penetra l’ano. Sento anche sputi e sculacciate sulle mie chiappette lisce mentre Berto non mi stacca il cazzo di bocca. Poi questo si stufa, mi stacca l’uccello di bocca e fa: “Ora me lo scopo sto frocetto!” Mentre si posiziona dietro a me che sono a pecora Nello m’infila il suo cazzo lungo in bocca e mi fa succhiare. Sento da dietro che Berto mi sta allargando con forza le chiappe, me le strizza facendomi male. Poi la sua cappella dura e calda inforca il mio ano e solo grazie alla saliva l’inculata non è dolorosa. Sento il suo cazzo che si apre con forza la via dentro il mio culetto mentre ho la gola piena del cazzo di Nello. Mi stanno chiavando come una bestia e non posso far altro che mugolare… mentre vedo il vecchio che si masturba di lato. Berto mi stringe i fianchi e mi da dei colpi tremendi nel culo quasi volesse sfondarmi… poi dopo cinque minuti lo sento grugnire come un porco e urlare “Ti sborro in culoooooo…” Subito dopo me lo estrae dal culo e me lo strofina tra le chiappe soddisfatto. “Ora me lo chiavo io” fa Nello col cazzo duro e la mia saliva che cola ma nel frattempo il vecchio panciuto, Tonio, si mette disteso a cosce larghe davanti a me e mi intima: “‘A frocetto, succhiami bene cazzo e palle”. Appena metto in bocca la sua cappella sento da dietro un siluro che mi penetra il culo: la sborra di Berto ha fatto da lubrificante e Nello ora me l’affonda tutto dentro. Va su e giù come uno stantuffo e sento le sue palle che sbattono sulle mie chiappette. Intanto lecco le palle enormi di Tonio mentre lui si sega sulla mia faccia. Nello, il più giovane, sembra non stancarsi mai, mentre io sono senza saliva e col culetto che mi brucia. All’improvviso sento il cazzo scivolare fuori e Nello che mi prende per un braccio e mi sbatte supino sull’erba. Ora lui si mette a cosce divaricate sul mio viso e urla: “Apri la bocca troia che ti affogo di sborra!” E difatti dopo qualche secondo vedo degli schizzi paurosi arrivarmi sulla fronte sul naso e in bocca. Non faccio in tempo ad alzare la testa che mi vedo il vecchio Tonio su di me che si masturba e mi schizza in faccia altra sborra odorosa.
“C’hai fatto godere” mi dice Berto guardandomi lì disteso ricoperto di sperma “ma ora togliti dai coglioni che c’abbiamo da lavorare!” .

Bir yanıt yazın

E-posta adresiniz yayınlanmayacak. Gerekli alanlar * ile işaretlenmişlerdir