Un nuovo lavoro
Dopo un breve colloquio, mi chiesero se ero disponibile per una giornata di prova e quindi eccomi qui. Camicetta bianca e gonna a mezza coscia nera erano gli abiti che avrei dovuto mettere. Arrivai sul posto di lavoro qualche minuto prima giusto per fare bella impressione e guardarmi intorno. Venni affiancata da un uomo di bel l’aspetto, biondo e con poco più di trent’anni. Il lavoro era semplice. L’ufficio, un piccolo negozietto che affacciava su una strada chiusa era una sorta di piccolo ma luminoso sgabuzzino corredato da un bancone bello alto e qualche sedia destinata all’attesa. I clienti andavano e venivano, e tra una scartoffia e l’altra riuscivo a scambiare anche qualche parola con il mio superiore. Mi raccontò qualcosina di lui e io gli dissi qualcosa sul mio conto. Gli sorrisi quando con sua sorpresa ammise che me la stavo cavando davvero bene benché fosse la mia prima volta in quel campo; ricambiò e mi fece anche un occhiolino, facendo guizzare il suo occhio destro verso di me. Mamma che occhi blu!!!
La giornata era ormai finita, ci stavamo preparando per chiudere quando dalle finestre notammo una coppia che si avvicinava all’ufficio.
Mi guardo e professando velocemente delle parole si nascose dietro al bancone proprio sotto di me.
– Vediamo come te la cavi con questi
La porta si aprì e la coppia entro diretta al bancone.
– Buongiorno, prego ditemi. – mi rivolsi cortesemente ad entrambi.
I due iniziarono a spiegarmi il loro problema e io mi misi subito all’opera per risolverlo.
Ma sotto qualcosa si muoveva, lui aveva iniziato ad accarezzare le mie gambe nude e ogni tanto soffiava leggermente sotto alla mia gonna. Le sue mani salirono sempre di più finché furono entrambe sul mio culo. Mi imbarazzai tantissimo e mentre cercavo di lavorare per i due signori cercavo di dimenarmi affinché lui smettesse. Le sue dita continuavano a muoversi, spostò con delicatezza le mie mutandine e senti la sua lingua sulle mie labbra, mi irrigidì. Era calda ed umida e prese a muoversi su e giù lentamente. Oddio quanto era bello!!! Dopo la brutta rottura con il mio ex era da tempo che non provavo questo genere di emozioni, quindi smisi di agitarmi e lo lasciai fare, cercando di non far scoprire ai due clienti il nostro piccolo segreto. Mentre la pratica proseguiva a rilento lui continuava a leccarmi la figa, aveva una gran voglia e gli piaceva tantissimo; su e giù, in circolo, il mio clitoride approvava tutto ed era sempre sull’orlo dell’esplosione. Le sue mani ripresero ad accarezzarmi le cosce e poi si misero sul mio sedere, lo afferrarono e lo tirarono verso di se. Feci un passo in avanti andando a sbattere contro il bancone.
– signorina tutto bene?
– sisi ecco una firma qui e la pratica può definirsi conclusa.
“Oh finalmente” pensai. I due firmarono, salutarono e se ne andarono via.
Appena sentì la porta smise di leccarmi, si alzò ed andò a chiuderla, abbassando anche tutte le persiane.
– torniamo a noi.
Mi guardò con aria di sfida. Tre grandi passi ed era davanti a me, mi prese per i fianchi e mi fece sedere sul bancone. Le sue mani afferrarono le mie mutandine e le gettarono via. Mi divaricò le gambe e riprese a leccarmi. La sua lingua era divina e ripresi a godere, ma questa volta non mascherai niente. Presi la libertà di prenderlo per i capelli ed affondarlo, quasi ad affogarlo tra le mie gambe! Adoravo fare questo con gli uomini. Lui stette al mio gioco e leccò la mia figa con cor più avidità di prima! Inarrestabile andava su e giù tra le mie labbra, poi si concentrava sul mio clitoride poi ancora sulle mie labbra. Un circolo vizioso infinito. Infilò per quanto potesse la punta della sua lingua proprio dentro di me e io mi inarcai ancora di più, dichiarandomi pronta ad accoglierlo.
Dai miei fianchi le sue mani salirono fino ad aggrapparsi ai miei seni, li strinse e strappo via la mia camicetta. Mi tolse anche il reggiseno e la sua bocca prese a ciucciare il mio capezzolo destro mentre l’altro veniva torturato con abilità dalle dita della sua mano sinistra. La sua mano destra scese arrivando al mio pube e poi alla mia cavità, masturbandomi prima con il dito indice da fuori, poco dopo un paio di secondi il suo indice e il suo medio erano dentro di me mente il suo pollice accarezzava delicatamente il mio gonfissimo clitoride.
Ero bagnatissima e le sue dita scivolavano dentro di me, ma non erano abbastanza. Iniziai a dondolare il bacino al suo ritmo.
– oh si lo vuoi – mugolò. Si abbassò i pantaloni e le mutande ed affondo il suo cazzo dentro di me. Le sue mani si posarono sui miei fianchi e inizio a colpirmi forte e lentamente. Lo sentivo tutto dentro di me, era bellissimo! Ah non provavo questa sensazione da tanto tempo.
Mi lascia andare e aggrappai le mani alle sue chiappe sode, mentre lui continua ad entrare ed uscire dentro di me. Venimmo assieme di lì a poco e si fece cadere su di me con un grand urlo.
Non appena ci fummo rivestiti mi diede un casto bacio su una guancia – ci vediamo domani –
Ancora tramortita e confusa gli sorrisi, presi la mia borsa, la mia giacca e me ne andai.