La mia passione per le BBW (parte terza – Caterina

Asian

La mia passione per le BBW (parte terza – Caterina
I rapporti con mia moglie Stefania non cambiarono mai ed io diminuii lentamente le pressanti, ed inutiili, richieste senza che lei se ne accorgesse. Sua ben chiaro era sempre piacevole fare sesso con la donna che ami anche se monotono e non le feci mai mancare la sua dose di cazzo.
Sempre più spesso ricorrevo all’uso del secondo cellulare che utilizzavo per le miei avventure extra coniugali. La sfilza di amiche di Stefania e a volte anche delle loro conoscenti aumentava a dismisura ma non sempre accettavo gli incontri proposti a causa di impegni di lavoro o anche per la “magrezza” delle proponenti.
Purtroppo la telefonata che aspettavo con più ansia tardava ad arrivare ed arrivai quasi a considerare l’dea di metterci una pietra sopra e di non pensarci più, anche se la cosa mi dipiaceva molto perchè ero convinto che alla fine Francesca avrebbe ceduto e mi avrebbe concesso il suo fantastico culo, ma volli fare un ultimo tentativo.
Dovevo però organizzare le cose per bene per convincerla a cercarmi di nuovo.
Tra le varie idee che mi frullarono per la testa ce ne fu una che trovai subito allettante. Mi ricordavo la troiaggine di Pinae la sua insistenza con Francesca per conoscermi come anche la sua richiesta di incontrarci di nuovo e sapevo che sarebbe stata ben contenta di essere mia complice quindi la chiamai e le proposi il piano che avevo architettato.
Speravo in una pronta risposta positiva fin da subito invece mi chiese del tempo perchè quello che le avevo richiesto era una cosa non solo nuova per lei ma neanche leggermente pensata. Inoltre mi disse che probabilmente anche Francesca avrebbe avrebbe avuto dei problemi ad accettare.
“Ricordati quanto sei stata assillante con lei per conoscermi e comportati di conseguenza. Rompile le palle tutti i giorni, più volte a giorno e vedrai che o accetta o non ti risponderà più. In qualunque caso sarai compensata con un nuovo incontro con me.
La mia proposta era semplice e geniale (quanto mi piace autocomplimentarmi!) perchè Pina doveva chiedere a Francesca di aiutarla. Volela un nuovo incontro con me ed io le avevo risposto che l’avrei incontrata solamente se fosse stata presente un’altra donna con lei. Logicamente doveva avere certe caratteristiche ed essere disposta ad avere rapporti anche con me olte che con lei! Insomma un classico triangolo! Durante l’incontro avrei inculato Pina per far capire a Francesca che il sesso anale non è solamente dolore ma anche piacere e convincerla, in seguito e non durante l’incontro, a provarlo.
Sono o no un genio?
Ricevetti la telefonata di una incazzatissima Francesca dopo due giorni che mi accusò di fare proposte oscene! Io caddi dalle nuvole rispondendo che non capivo a cosa si riferiva.
“scusa Francesca ma è molto tempo che non ci sentiamo e se ti riferisci a quella lanciata prima di uscire da casa sua devi sapere che ci ho messo una croce sopra. Se eri interessata non avresti fatto passare tutto questo tempo”
“Ah si? e Pina allora?”
“Pina? cosa c’entri tu con lei?”
Insomma la telefonata durò diversi minuti con continui attacchi da parte sua (e a ragione) ma prontamente contrattaccati dalla mia innocenza, almeno verso di lei. Era vero che avevo fatto una proposta a Pina ma non avevo mai nominato lei. Anzi speravo che l’altra ragazza fosse una sconosciuta con cui divertirsi e magari più “disponibile”
La sua reazione quando sentì questa risposta fu un “vaffanculo” e chiuse la comunicazione.
Il giorno successivo era il mio compleanno e speravo di ricevere un bel regalo e non solo da parte di mia moglie e dei bambini. Durante la giornata lavorativa non si fece vivo nessuno, a parte la telefonota di qualche amico o collega, e quando entrai a casa ero demoralizzato.
Tra l’altro mia moglie mi dice che ha prenotato presso il nostro ristorante per festeggiare fuori casa. “Che palle” ho pensato ma dovevo fare buon viso a cattivo gioco e forse la cosa mi avrebbe aiutato a distrarmi un po’.
Non sapevo però che Stefania aveva preparato una festa a sorpresa con gli amici tra cui anche Pina e Francesca. Per tutta la serata ci tenemmo distanti con loro due che sedevano una accanto all’altra dall’altra parte del tavolo in assoluto silenzio. Io cercai di ignorarle ma non ce feci e notai che ogni tanto mi lanciavano qualche frecciatina velenosa e la cosa mi preoccupò non poco. Accanto a mia moglie sedeva una sua lontana parente, una certa Antonella che non avevo mai conosciuto, e che si trovava in città per lavoro. Nonostante fosse della “misura” giusta non le diedi molto spago, perchè sarebbe stato troppo rischioso, ma non conoscendo nessuno a parte Stefania si vedeva che era spaesata forse anche a causa della sua timidezza.
Dopo la torta finalmente la serata finì e ci salutammo. Mia moglie aveva bevuto più del solito ed era euforica tanto da chiedermi di fare l’amore e fu addirittura più sciola del solito anche se sempre nei suoi limiti.
Il giorno successivo era sabato e questo per mia moglie significa solamente una cosa: pulizia di casa. Riuscii con una scusa a scappare, in fin dei conti Stefania preferisce non avermi tra i pèiedi in quei momenti perchè dice che faccio più danno che altro, e andai nel vicino centro commerciale vedere qualche articolo elettronico. Volevo acquistare un IPAD per Stefania e una nuova Reflex. Mentre ero nel negozio sento vibrare il cellulare “di riserva” e vedo finalmente che Pina mi sta chiamando. Per non parlare in quella confusione rifiuto la telefonata ed esco velocemente per cercare un posto isolato e calmo.
Lei rispose al secondo squillo e dalla voce capii che aveva buone nuove. Non proprio quelle ce mi aspettavo ma sempre buone erano. Francesca era ancora indecisa, più sul no che sul sì, ma lei aveva forse trovato un’altra donna che mi poteva interessare e che non avrebbe rifiutato. Era una sua conoscente dichiaratamente bisex di vecchia data, e quindi poteva mettere la mano sul fuoco sul suo silenzio, che aveva incontrato proprio pochi minuti prima di chiamarmi e che dopo aver saputo della sua separazione con il marito le aveva consigliato di lasciar perdere gli uomini e puntare sulle donne perchè “Non puoi capire quello che si prova” le aveva detto incuriosandola molto.
Il mio obiettivo era Francesca ma … a caval donato non si guarda in bocca e quindi accettai volentieri la proposta facendomi confermare però che questa sua amica fosse della “stazza” giusta.
Proposi di incontrarci mercoledì pomeriggio a casa sua (avevo bisogno di un paio di giorni per organizzarmi a lavoro).
“attendo conferma in giornata” le dissi salutandola
Tornai a casa che ero così euforico che Stefania mi chiese quale era il motivo di questa mia gaiezza. Risposi che avevo trovato finalmente il modello della Reflex che cercavo da tanto tempo e che era anche in offerta speciale, intanto lei non ci capisce nulla di queste cose.
“per così poco” disse ridendo “pensavo avessi vinto alla lotteria”
I tre restanti giorni non passarono mai! In ogni momento libero la mia mente immaginava cosa sarebbe successo con quelle due BBW, di cui una sconosciuta. Pensare a quei fantastici corpi occupati in giochi saffici mentre io, o meglio il mio cazzo, partecipava attivamente rivolgendo le sue attenzioni ad uno dei sei buchi disponibili mi rendeva continuamente eccitato. Tra l’altro mia moglie era nel periodo delle mestruazioni e quindi … non avevo la possibilità di sfogarmi se non manualmente cosa a cui non pensavo proprio.
Finalmente arrivò il mercoledì ed io feci molto presto a concludere gli appuntamenti fissati per quel giorno nelle zone adiacenti e a mezzogiorno ero già libero da impegni.
Chiamai Pina per sapere se fosse possibile anticipare l’incontro e lei ridendo mi rispose di sì e di darmi anche una mossa perchè era già ben calde.
Appena suonai il campanello la porta si aprì e … rimasi a bocca aperta! mi aveva aperto la porta una fantastica donna sulla cinquantina con un corpo maestoso. Caterina, così si chiamava, era veramente la donna più grande che avevo mai visto! Alta quanto me, capelli corvini con già qualche filo bianco, occhi azzurro intenso, un seno enorme ed una bocca molto sensuale. era leggermente truccata ed era praticamente nuda perchè indossata una camicia da notte trasparente e nient’altro.
Dietro di lei c’era Pina che sorrideva nel vedere la mia espressione, anch’essa nella stessa tenuta. Dai loro occhi, dai loro sguardi capii che erano affamate (di sesso).
Chiusi la porta alle mie spalle e dopo essermi presentato a Caterina e aver fatto i complimenti ad entrambe per il loro “vestito” dissi che era il caso di passare direttamente all’azione senza perdere tempo. Si girarono simultaneamente dandomi la possibilità di vedere i loro sederi mentre sculettavano verso la camera da letto. Mi chiesi se il letto avrebbe resistito a tutto quel peso ma “chi se ne frega” pensai tra me e me.
Entrate in camera si tolsero la camicia da notte e si gettarono su di me per aiutarmi a spogliarmi, anzi lo fecero loro, con me che estasiato palpavo tutto quello che capitava a tiro.
Non passò molto prima che il mio cazzo venisse preso in bocca da una di loro che cominciò un mega pompino. Ero ancora in piedi e già correvo il rischio di scaricare le palle per la prima volta. Il risucchio diminuì e ben presto ci fu un cambio tra le due donne ma io non volevo assolutamente lasciare a loro le redini del comando.
“andiamo sul letto che staremo più comodi” proposi allontanando la testa di Pina dal mio cazzo. Appena appoggiato sul letto Pina riprese a leccarmi il cazzo mentre Caterina iniziava a far sentire la sua lingua sulla fica dell’amica. Pina iniziò subito a gemere aumentando contemporaneamente il risucchio portandomi sempre più vicino all’orgasmo.
“Pina non ti sembra che stai trascurando Caterina?” dissi per allontanarla il più possibuile dal cazzo “fammi vedere quanto sei brava a leccare una fica”
Anche se era la prima volta per lei non ebbe nessun problema a far sdraiare Caterina accanto a me e a infilare la sua testa tra le sue cosce per poterle leccare la fica rimanendo però a 90° nella speranza di essere scopata.
Io però non volevo godere subito quindi andai dietro di lei e usai le mie mano per eccitarla ancora di più. La fica era fracida e il clitoride era talmente duro da sembrare un chiodo. Lo stuzzicai e lo sfregolai infilando contemporaneamente due dita in profondità. Caterina era vicino all’orgasmo e catturò con le mani la testa di Pina bloccandola mentre iniziò a muovere il bacino sempre più velocemnte, aumentando sempre di più i suoi gemiti di piacere fino all’orgasmo. Pina non poteva certo individiare l’amica visto che avevo appena infilato due dita nel suo largo culo ed li sentiva a contatto con quelli inseriti nella fica. Nel momento in cui Caterina godette inizia a stanfuttare prima le dita di una mano e poi quelle dell’altra a mo’ di pistone portandola ben presto al meritato orgasmo.
Per ora io ero l’unico a non aver goduto ma non mi potevo lamentare. Prima di sera mi sarei rifatto godendo di quelle grazie, delle loro bocche, fiche e culi. Dopo quattro giorni di astinenza ero abbastanza carico per soddisfarle più di una volta ciascuna.
Il top della giornata fu quando si misero nella posizione del sessantanove ed io comunciai ad incularmi Caterina (che prese ad ululare) e alla fine scaricai per l’ultima volta le palle nella bocca di una Pina estasiata.

Bir yanıt yazın

E-posta adresiniz yayınlanmayacak. Gerekli alanlar * ile işaretlenmişlerdir