Mia madre è puttana 3

Mia madre è puttana 3
(continuo) Quella sera quando mamma tornò era molto tardi ed io stavo già dormendo ma improvvisamente viene a svegliarmi chiedendomi di aiutarla. Ancora intontito dal sonno cerca di spiegarmi che con la sua amica hanno esagerato bevendo un po’ troppo e ha preso una storta fuori dal locale perciò voleva una mano per mettersi a letto così, prendendola sottobraccio, lentamente la accompagno verso la sua camera e la faccio accomodare sul letto. Era abbastanza ubriaca, in quello stato risultava evidente che avrei dovuto farle tutto io e allora comincio con togliere prima i stivali. Ora mi ritrovavo inginocchiato davanti a lei e il mio sguardo senza farsi attendere è subito andato tra le sue gambe, con la scusa di sfilare i stivali riesco ad allargarle quel tanto che bastava per mettere ben in vista ciò che desideravo tanto avere. Il cazzo mi stava nuovamente esplodendo nei slip ma cercavo in ogni modo di resistere alla tentazione di saltarle addosso, poi sedendomi al suo fianco nel letto, inizio a levarle la magliettina. Mamma senza vergognarsi di me si stava facendo spogliare e io nel farlo mi stavo eccitando tantissimo, vicinissimi l’uno all’altro sentivo il contatto delle le sue calde cosce che strusciavano contro le mie mente continuavo a spogliarla. Rimasta soltanto con il perizoma, le calze e il reggiseno mia madre ora era nuda, attaccata a me, ed era uno spettacolo unico. Senza riflettere mi abbraccia forte, sentivo il suo bel seno premermi sul petto…non mi volevo assolutamente perdere un’occasione del genere così delicatamente le metto una mano all’interno della sua coscia, molto vicino all’inguine e accarezzandola lentamente provo anche a darle con calma dei bacetti sul collo. Vedendo mamma che stava al mio gioco e forse, anche se per merito dell’alcool, mi sembrava che non le dispiacesse affatto quello che facevo. Sdraiandola poi completamente sul letto mi distendo sopra di lei continuando a baciarla e pian piano mi posiziono con il cazzo, che era diventato come il marmo, in un modo che potesse sentire bene la mia potente erezione. Palpavo ogni parte del suo corpo e avevo capito che ormai era fatta, era mia! Sbottonato pure il reggiseno le lecco i capezzoli e prendendogli una mano le faccio afferrare il mio pisellone dove fortunatamente senza esitare lo inizia a segare. Quella puttana di mia madre iniziava a mostrarsi per la porca che era, io intanto inserisco la mia di mano sotto le sue calze e toccandogli l’intimo già inumidito dall’eccitazione lo sposto e le massaggio la fica, mamma mugulava dal piacere, la troia stava iniziando a godere. Tirate giù le calze e il perizoma oramai avevo la donna della mia vita completamente nuda, pronta per realizzare il mio piu grande sogno. Divaricandogli le gambe gli sbatto un paio di volte la punta della cappella sulla sua fighetta e parto con la penetrazione, appena inserito dentro del tutto inizia a sussurrarmi di scoparla, di darglielo tutto quanto, di farla godere e io a quelle parole ero andato totalmente in ecstasy… vedevo sul suo viso da maiala il piacere che stava provando, il cazzo entrava e usciva velocemente dentro di lei senza problemi ma ero così tanto arrapato che in pochi minuti vengo. Sfilato lascio che lo sperma le schizzi sulla sua pancia riempiendola, mamma se lo spalmava ovunque leccandosi poi le dita con gusto. Terminato il rapporto la ripulisco, l’effetto dell’alcool non era ancora passato, così decido di rimanere a dormire nel letto insieme a lei per tutta la notte tenendola abbracciata dolcemente a me. Stanca in un attimo si addormenta e nuda ricambia il mio abbraccio cercando di scaldarsi con il calore del mio corpo.

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